Domanda:
quale è la differenza tra granito e porfido?
francef80
2009-04-06 13:47:24 UTC
so che sono entrambe rocce di origine magmatica, e da quello che ho capito anche il porfido è intrusiva.
però da campioni che ho visto mi sembra che non abbia una strttura a cristalli come quella del granito.
allora è una via di mezzo tra un'intrusiva ed un'effusiva?
Sei risposte:
caterina
2009-04-06 14:21:37 UTC
Ciao, diciamo che la tua intuizione è giusta...allora: il granito, cristallizzando in condizioni intrusive, presenta una tessitura (assetto spaziale dei singoli grani) olocristallina, ovvero in sezione sottile tutto lo spazio è occupato da cristalli: tra questi, i primi in ordine di formazione si sono sviluppati nel loro habitus (forma) caratteristico, quelli cristallizzati successivamente sono andati a riempire lo spazio via via restante, presentandosi quindi in forma anedrale (condizionata dallo spazio disponibile, dunque diversa da quella tipica che assumerebbero se potessero crescere liberamente).

La struttura porfirica è il risultato di due fasi di solidificazione della massa magmatica: la prima lenta, intrusiva, durante la quale si formano fenocristalli (visibili ad occhio nudo) euedrali (nell'habitus caratteristico); il fuso restante ed i cristalli neoformati risalgono poi velocemente verso la superficie (condizioni effusive), dove il magma raffredda velocemente dando origine a quella fase solida vetrosa detta pasta di fondo, costituita da cristalli piccolissimi che non hanno avuto il tempo di svilupparsi. Dunque una struttura porfirica presenta pochi, grossi cristalli immersi in una pasta di fondo.

Spero di esser stata chiara....ciao!!!
?
2009-04-07 09:57:28 UTC
Premesso che i termine generico "PORFIDO", di per se non classifica chimicamente e "parageneticamente" una roccia:

- la DIFFERENZA è tutta qui.

Ovvero la STRUTTURA PORFIRICA di una roccia.

Con porfido quindi si può indicare una roccia con cristalli ben formati, i FENOCRISTALLI, (di K-Feldspato, principalmente e plagioclasi) immersi in una pasta di fondo da microcristallina a vetrosa.



Ciò implica una sua genesi in due tempi, il primo ipoabissale-filoniano, il secondo come roccia ERUTTIVA, PIROCLASTICA.



A seconda dei costituenti, si va da composizioni granitiche a quelle sienitiche.



Dopo di che, col termine PORFIDO, si indicano ad esempio:

- Le IGNIMBRITI riolitiche o riodacitiche (a seconda se sia presente o meno, il Sanidino), della piattaforma permiana del Trentino, che sono i comuni cubetti (o lastre), molto usati per pavimentazioni (i cubetti, "sanpietrini", di P.za San Pietro);

- porfidi quarziferi (corrispondenti alle Lipariti) anche essi usati per esterni;

- porfidi non quarziferi (corrispondenti alle Trachiti).....



Lo stesso principio STRUTTURALE, è applicato alle rocce METAMORFICHE, per le quali si parla di:

- strutture PORFIROBLASTICHE, e

- strutture PORFIROCLASTICHE.



Saluti.
anonymous
2009-04-07 07:32:45 UTC
Il PORFIDO è una roccia vulcanica EFFUSIVA: le più diffuse sulla crosta terrestre sono ignimbriti riolitiche e riodacitiche. Il porfido, petrograficamente, è formato da una pasta vetrosa o microcristallina di fondo, che ne costituisce più del 65% nella quale sono immersi piccoli cristalli (pezzatura 2/4 mm) in percentuale variabile tra il 30/35%. I cristalli più abbondanti sono quelli di quarzo, tanto che alla roccia viene attribuita anche la denominazione di "porfido quarzifero". Notevolmente inferiore è la presenza dei feldspati, esigua è quella delle miche. Il suo colore comunque varia dal grigio chiaro ad un marrone medio.



Il GRANITO è una roccia ignea INTRUSIVA felsica, con grana che va da media a grossolana e occasionalmente può presentare megacristalli. Il suo nome deriva dal latino granum (a grani), con chiaro riferimento alla sua struttura olocristallina.

Il granito è classificato tramite il diagramma QAPF, nel quale si colloca nel campo delle rocce sovrassature, ossia con contenuti di quarzo compresi tra il 20 e il 60%. Gli altri minerali fondamentali presenti sono i feldspati (ortoclasio, sanidino e microclino) e il plagioclasio (con composizioni più albitiche) e miche (biotite e in alcuni tipi di granito muscovite). Se il plagioclasio è quasi interamente albite il granito prende il nome di granito sodico, se nella roccia è presente anche pirosseno rombico la roccia prende il nome di granito charnockitico. Un'ulteriore varietà di granito sono i leucograniti, nei quali i minerali mafici sono estremamente ridotti. La densità media del granito è di 2.75 g/cm3 con un range che va da 1.74 g/cm3 a 2.80 g/cm3.



Spero di esserti stata di aiuto..



Hola
anonymous
2009-04-07 02:52:19 UTC
https://answersrip.com/question/index?qid=20090406183557AAxpa1t&r=w#FZxpDEbaDHW97je78.uU
chichiape
2009-04-06 20:57:10 UTC
Granito

Roccia magmatica intrusiva acida a tessitura olocristallina, granulare, ipidiomorfa, contenente circa un 10% di minerali mafici (biotite) e un 90% tra alcalifeldspati, plagioclasi, quarzo. Il quarzo ha un aspetto vitreo e colore grigiastro, i plagioclasi sono bianco-lattiginosi, gli alcalifeldspati da bianchi a rosa.

Porfido

Roccia ignea effusiva. Si notano cristalli più grandi che si stagliano nettamente dallo sfondo compatto ed omogeneo. Ci sono vari tipi di porfido, a seconda della composizione mineralogica: il porfido quarzifero, che ha la stessa composizione dei graniti, e la porfirite. Il porfido quarzifero viene tuttora utilizzato nella pavimentazione stradale.
Sara B
2009-04-06 20:52:14 UTC
Il porfido è una roccia vulcanica effusiva: le più diffuse sulla crosta terrestre sono ignimbriti riolitiche e riodacitiche. Il porfido, petrograficamente, è formato da una pasta vetrosa o microcristallina di fondo, che ne costituisce più del 65% nella quale sono immersi piccoli cristalli (pezzatura 2/4 mm) in percentuale variabile tra il 30/35%. I cristalli più abbondanti sono quelli di quarzo, tanto che alla roccia viene attribuita anche la denominazione di "porfido quarzifero". Notevolmente inferiore è la presenza dei feldspati, esigua è quella delle miche. Il suo colore comunque varia dal grigio chiaro ad un marrone medio.



Il granito è una roccia ignea intrusiva felsica, con grana che va da media a grossolana e occasionalmente può presentare megacristalli. Il suo nome deriva dal latino granum (a grani), con chiaro riferimento alla sua struttura olocristallina.



Il granito è classificato tramite il diagramma QAPF, nel quale si colloca nel campo delle rocce sovrassature, ossia con contenuti di quarzo compresi tra il 20 e il 60%. Gli altri minerali fondamentali presenti sono i feldspati (ortoclasio, sanidino e microclino) e il plagioclasio (con composizioni più albitiche) e miche (biotite e in alcuni tipi di granito muscovite). Se il plagioclasio è quasi interamente albite il granito prende il nome di granito sodico, se nella roccia è presente anche pirosseno rombico la roccia prende il nome di granito charnockitico. Un'ulteriore varietà di granito sono i leucograniti, nei quali i minerali mafici sono estremamente ridotti. La densità media del granito è di 2.75 g/cm3 con un range che va da 1.74 g/cm3 a 2.80 g/cm3.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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