Non è assolutamente vero quello che ti è stato detto nelle altre risposte!!!
Sin dalla nascita della Terra tutte le coste del mare erano costituite solo da scogliere.La sabbia è nata dopo!!!
è nata col passare del tempo, anzi col passare dei secoli!!!
Per avere le spiaggie che abbiamo ora sono passati milioni di milioni di secoli.
La sabbia è un terreno proveniente dall'erosione dell'arenaria (roccia sedimentaria). La sabbia è il classico esempio di materiale granulare: ogni singola particella che la compone è chiamata "granello di sabbia".Quando si deposita la sabbia dà luogo a tipiche forme, quali la duna, se trasportata dal vento o la barra se trasportata dalla corrente marina e la spiaggia se l'agente di trasporto è il moto ondoso.
In sedimentologia e in geologia il termine sabbia viene usato per indicare una precisa classe granulometrica e pertanto può essere usato come termine per definire una dimensione, anche di un singolo granulo. Particelle più piccole della sabbia rientrano nella categoria del limo o dell'argilla, mentre particelle più grandi sono definite ciottoli o blocchi. I limiti dimensionali della sabbia sono definiti in funzione di proprietà idrodinamiche dei clasti e della natura dell'agente di trasporto che comunemente è l'acqua ma corrispondono grossomodo anche alle dimensioni nelle quali si frantumano i minerali che compongono una roccia se sottoposti a processi di alterazione meccanica.
La sabbia può formarsi attraverso tre principali meccanismi:
- Per erosione di rocce preesistenti, di qualunque natura.
- Per precipitazione chimica da acque sovrasature in ioni (ipersaline)
- Per accumulo di scheletri e gusci di organismi, come ad esempio le conchiglie.
Nel primo caso la composizione di una sabbia dipende dalle rocce che l'hanno generata ed è quindi strettamente legata al bacino idrografico di provenienza. In mari non tropicali la composizione della sabbia rispecchierà quella delle rocce nelle aree montuose circostanti. I minerali più comuni sono: quarzo e feldspati in sabbie chiare, magnetite, ematite e granato in sabbie scure.
In precise condizioni chimico-fisiche (forte evaporazione, scarsa circolazione, elevata quantità di ioni in soluzione), particolari grani possono precipitare direttamente dall'acqua. È il caso delle ooliti o di alcune brine che precipitano su bassi fondali in aree tropicali. Le sabbie bianchissime che caratterizzano molte isole di arcipelaghi come quello dei Caraibi, delle Seychelles o di mari a circolazione ristretta come il Mar Rosso sono composte integralmente da carbonato di calcio precipitato.
Molti organismi intrappolano il carbonato di calcio o la silice presenti in soluzione nell'acqua per sviluppare organi di sostegno e di protezione, specialmente gli invertebrati. Alla morte di questi organismi lo scheletro può conservarsi ed essere trasportato sulla spiaggia, spesso in accumuli di notevole importanza. I molluschi sono gli organismi più noti, ma molta sabbia è prodotta da alghe verdi appartenti ai generi Halimeda e Pennicillus, da coralli e da crinoidi. Nel passato hanno costituito un'importante fonte di materiale granulare anche i foraminiferi, soprattutto nell'Eocene.
La Petrografia del sedimentario è la disciplina che si occupa, insieme alla sedimentologia, dello studio della provenienza dei grani di sabbia.