Grafite
* C classe Elementi Nativi
Costituito da solo carbonio come il diamante, questo minerale cristallizza in masse fogliacee nere, perfettamente sfaldabili: questa proprietà deriva dalla struttura cristallina, rappresentata da atomi di carbonio disposti a formare un reticolo esagonale a strati, con legami molto forti all'interno di ogni strato, ma deboli fra uno strato e l'altro. È di colore nero. Rarissimi sono i cristalli ben formati, frequenti le laminette di forma irregolare, molto appiattite; talvolta in masse microcristalline compatte.
Caratteri diagnostici
Inconfondibile per il colore (grigio scuro), la tenerezza e la sfaldabilità, la grafite si può anche riconoscere per la sua tipica proprietà di lasciare tracce sulla carta (grafite deriva dal greco grafein, "scrivere"). È facilmente scalfibile anche con le unghie.
Origine
Ha in genere origine metamorfica, essendo il prodotto finale della carbonizzazione di sostanze organiche. Può anche avere genesi magmatica in quanto è stata rinvenuta in pegmatiti e in filoni idrotermali.
Giacimenti
Grandi depositi sfruttati industrialmente si trovano nello Sri Lanka, in Madagascar, in Russia, in numerose località degli Stati Uniti, In Canada, in Messico, nella Corea del Sud e in Germania (famosi i giacimenti della Boemia). Bei cristalli di perfetta forma esagonale provengono dai marmi di Sterling Hill (New Jersey). In Italia masse sfruttabili industrialmente si trovano in Piemonte (Val Chisone e Val Bormida) e in Calabria (Sila). Altre località italiane sono la Valsesia (Vercelli) e la Valle Strona (Verbania).
Usi
La grafite è usata per la produzione di mine da matita, di coloranti, di materiali refrattari e crogioli altofondenti, di elettrodi e di lubrificanti secchi. Per molti usi, tuttavia, si preferisce la grafite prodotta artificialmente che presenta un più alto grado di purezza.