La steatite è una roccia metamorfica somigliante alla Giada anche se ha un aspetto maggiormente polveroso. Solitamente è di colore verde, ma non mancano varianti bianche, crema nero o rosso. È una variante del talco del quale condivide numerose caratteristiche tra cui la finezza della polvere residua della lavorazione. Questa polvere è scivolosa al tatto e ciò le ha procurato sia l'etimologia, l'origine del nome (dal greco 'Steàzein' rendere grasso, o da 'Stèatos' genitivo di 'Stèar', che significa grasso) sia il nome comune di Pietra Saponaria.
La Steatite, diffusa quasi in ogni continente del globo, si compone di
magnesio idrato silicato, con un tasso di talco al 40-50%,
magnesite al 40-50%,
penninite al 5-8%.
La presenza di talco la rende estremamente lavorabile, i restanti componenti le assicurano la compattezza e la durabilità.
La steatite viene utilizzata da secoli da ogni popolo per scopi differenti, data sia la facilità di modellarla anche con strumenti metallici relativamente semplici sia quella di polirla, levigarla per renderla lucida e "finita". La sua lavorabilità e durabilità ne hanno fatto una scelta felice per molti scultori, che ci hanno lasciato in eredità oggetti artistici, oggetti di culto e numerose opere tra cui sigilli cinesi di superba fattura, oggi visibili, ad esempio, al Museo Guimet a Parigi, uno dei maggiori musei di opere d'arte dell'estremo oriente. Opere in steatite sono state rinvenute nelle tombe dei Faraoni, negli igloo del nord più estremo, nei templi e palazzi della Cina e dell'India e in quasi ogni angolo del globo.
Venduta a peso dai fornitori di arti plastiche si presenta in forma di grossi blocchi allungati che variano dai 20 ai 50 cm, di cui, data la frangibilità del materiale è bene controllare l'integrità.
La steatite inoltre, nota anche come gesso di Briançon, è un componente di alcune qualità di talco preparate per l'industria cosmetica e farmaceutica.
Formatasi grazie alle poderose spinte dei continenti in tempi lunghissimi, la steatite è nota anche come pietra ollare, ed ha eccezionali caratteristiche di resistenza all'escursione termica e all'inquinamento ambientale.
La pietra ollare è resistente al fuoco e non si deteriora alle alte temperature, il suo profilo termico adatto alla costruzione di stufe. Questa materia che si lascia lavorare con facilità, ha una conduzione termica circa 8 - 10 volte maggiore rispetto al materiale refrattario. Il suo peso specifico è circa due volte quello dei mattoni refrattari tradizionali e la sua capacità di accumulare calore è circa due volte e mezzo maggiore.
Venne frequentemente utilizzata per costruire stufe di qualità ineguagliabile tanto che, anche nelle terre più fredde, era sufficiente accenderle ogni due giorni: in Finlandia alcune stufe erano tanto preziose da venire tramandate di padre in figlio e da influenzare addirittura i criteri di costruzione della casa, che, in caso di ristrutturazioni, non di rado le veniva riedificata attorno.
A tutt'oggi è un materiale affidabile amato e usato da artisti, costruttori di stufe e fuochi e produttori di cosmetici o medicinali.
La presenza di talco, con il pericolo di inquinamento da asbesto, pone la pietra in stato di osservazione per possibili pericoli di asbestosi, a causa della polvere respirata in fase di lavorazione.
La pietra ollare o steatite possiede una forza primitiva che si percepisce subito nel momento in cui la si prende in mano. Questo contatto trasmette tranquillità, calore, sentimento. La superficie è di colore grigio, creata dalla natura in centinaia e migliaia di anni possiede la capacità mistica di sopravvivere al fuoco e al gelo.
All'inizio della storia, 2 miliardi di anni fa, quando non c'erano ancora i dinosauri a popolare la terra, i continenti iniziarono lentamente ad assumere la loro forma attuale, Le piattaforme continentali scontrandosi formarono montagne di enormi dimensioni schiacciando al loro interno rocce ricche di magnesio e talco. Sotto l'influsso di potenti spinte ed alte temperature nacque a molti chilometri di profondità la pietra ollare. Questo processo che si sviluppò in milioni di anni diede alla steatite delle caratteristiche non riproducibili oggi artificialmente.
Con la nascita della pietra ollare la natura diede all'uomo un materiale eccezzionale sotto il profilo termico adatto alla costruzione di stufe e all'utilizzo come piastre di cottura. Questa materia che si lascia lavorare con facilità ha una conduzione termica pari a 8-10 volte superiore ai materiali refrattari.
Il suo peso specifico è di circa 2 volte e 1/2 quello dei mattoni refrattari tradizionali e la sua capacità di accumulare il calore è appunto pari a 2 volte e 1/2 a quella del refrattario tradizionale. Conferendogli le caratteristiche che ci servono per mantenere la temperature e resistere al fuoco senza rompersi.
Composizione:
- 41% Talco
- 41% Magnesite
- 8% Clorite
Proprietà
Peso specifico =2'980,00 K
In Italia è presente in Valtellina e in Valchiavenna