Domanda:
la steatite è o non è la pietra ollare della Valtellina?
anonymous
16 years ago
è vero che in Italia c'è uin unica cava in Valtellina
Tre risposte:
Adamello
16 years ago
La questione è complicata dal fatto che si tratta di definizioni usate in ambiti differenti: “steatite” è un termine descrittivo del mondo accademico, “pietra ollare” si usa nel ambiente estrattivoe in tutti i settori applicativi (artigianato, ed edilizia, soprattutto). Vediamo di fare un po’ di ordine.



I TALCOSCISTI sono rocce metamorfiche regionali a chimismo ultrabasico con componente essenziale il talco ed accessori magnetite, magnesite, calcite, dolomite e clorite; bianco-grigi, con possibili screziature verdi sono utuosi al tatto, hanno tessitura lepidoblastica con noduli e zone granoblastiche a grana fine. Si formano in ambiente a P media e ricchi di H20 da trasformazione di olivina in ambiente a T medio-bassa, o silicizzazione di rocce a magnesite e dolomite ad alta T.

I CLORITOSCISTI sono rocce metamorfiche regionali a chimismo utrabasico con componente essenziale la clorite ed accessori pirite, calcite, magnetite e titanite; verdi hanno tessitura da lepidoblastica a feltrata; strutture massiccie o scistose. Si formano per metamorfismo in ambiente a bassa P ricco di H20 e bassa T d lave e filoni basici.

Le SERPENTINITI sono rocce metamorfiche regionali ac himismo ultrabasico con componenti essenziali serpentino (antigoritr e lizardite) e magnetite ed accessori serpentino (crisotilo), talco, garnierite e brucite; da verde scuro a neri, hanno tessitura lamellare o feltrata con frequenti zonature, e struttura massiccia con intercalazioni di vene e filoni rodingitici. Si formano per metamorfismo in ambiente a bassa P ricco di H20 e bassa T di peridotiti, pirosseniti e lherzoliti

In entrambi i casi si formano lungo gli assi orogenetici di catene collisionali, nelle associazioni ofiolitiche (originarie rocce basiche ed ultrabasiche sia intrusive che effusive) che rappresentano antichi resti di litosfera oceanica dislocati tettonicamente in aree continentali.

La STEATITE, nota anche con il nome comune di Pietra Saponaria e in inglese Soapstone, il cui nome deriva dal greco 'Steàzein' rendere grasso, o da 'Stèatos' genitivo di 'Stèar', che significa grasso, a causa della untuosità della polvere residua della lavorazione, E’ UNA VARIETÀ DI TALCOSCISTO (non SERPENTINITE come troverai su wikipedia!) feltrata e massiccia, somigliante alla giada (anche se ha un aspetto più polveroso), verde, (con varianti bianche, crema, nere e rosse). Infatti si compone di magnesio idrato silicato, con un tasso di talco al 40-50%, magnesite al 40-50%, penninite al 5-8%.

La presenza di talco la rende estremamente lavorabile, i restanti componenti le assicurano la compattezza e la durabilità, ha eccezionali caratteristiche di resistenza all'escursione termica e all'inquinamento ambientale, si può quindi usare nell’artigianato e in scultura, nell’industria elettrica come isolante dopo essere stata vetrificata e nell'industria cosmetica e in farmaceutica per estrarre il talco.



Con il termine di PIETRA OLLARE si indica un materiale litico di colore verde scuro, costituito per lo più da rocce talcoso-cloritiche (i TALCOSCISTI e i CLORITOSCISTI) e/o serpentinose (le SERPENTINITI) in varietà compatte. Le sue caratteristiche principali sono la lavorabilità e refrattarietà. Che la rendono non solo ottima per la costruzione di stufe e forni, ma anche un ottimo materiale per creare utansili da cucina ‘i lavecc’ e artistici. (Le varietà scistose i queste rocce invece vengono spesso utilizzate in lastre per coperture di tetti, le ‘piode’).

Vengono spesso definiti erroneamente pietre ollari anche quei manufatti (rocce calcaree ed eruttive) che mostrano tecniche di lavorazione e morfologie simili, ma che non hanno quei caratteri di refrattarietà necessari per l'uso sul fuoco.



In soldoni la steatite è una pietra ollare, ma non tutte le pietre ollari sono di steatite.



Un ultima cosa la pietra ollare nelle nostre aree oltre che in val Chiavenna e Malenco si trova anche in val d’Ossola, ed Engadina
anonymous
16 years ago
a dire la verità la steatite (che è una varietà di talco compatta) è presente ad Orani in Sardegna.



La pietra Ollare generalmente è costituita da una roccia chiamata Serpentinite.... (mai sentito parlare di amianto di serpentino?).
arlecchino02000
16 years ago
La steatite è una roccia metamorfica somigliante alla Giada anche se ha un aspetto maggiormente polveroso. Solitamente è di colore verde, ma non mancano varianti bianche, crema nero o rosso. È una variante del talco del quale condivide numerose caratteristiche tra cui la finezza della polvere residua della lavorazione. Questa polvere è scivolosa al tatto e ciò le ha procurato sia l'etimologia, l'origine del nome (dal greco 'Steàzein' rendere grasso, o da 'Stèatos' genitivo di 'Stèar', che significa grasso) sia il nome comune di Pietra Saponaria.



La Steatite, diffusa quasi in ogni continente del globo, si compone di



magnesio idrato silicato, con un tasso di talco al 40-50%,

magnesite al 40-50%,

penninite al 5-8%.

La presenza di talco la rende estremamente lavorabile, i restanti componenti le assicurano la compattezza e la durabilità.



La steatite viene utilizzata da secoli da ogni popolo per scopi differenti, data sia la facilità di modellarla anche con strumenti metallici relativamente semplici sia quella di polirla, levigarla per renderla lucida e "finita". La sua lavorabilità e durabilità ne hanno fatto una scelta felice per molti scultori, che ci hanno lasciato in eredità oggetti artistici, oggetti di culto e numerose opere tra cui sigilli cinesi di superba fattura, oggi visibili, ad esempio, al Museo Guimet a Parigi, uno dei maggiori musei di opere d'arte dell'estremo oriente. Opere in steatite sono state rinvenute nelle tombe dei Faraoni, negli igloo del nord più estremo, nei templi e palazzi della Cina e dell'India e in quasi ogni angolo del globo.



Venduta a peso dai fornitori di arti plastiche si presenta in forma di grossi blocchi allungati che variano dai 20 ai 50 cm, di cui, data la frangibilità del materiale è bene controllare l'integrità.



La steatite inoltre, nota anche come gesso di Briançon, è un componente di alcune qualità di talco preparate per l'industria cosmetica e farmaceutica.



Formatasi grazie alle poderose spinte dei continenti in tempi lunghissimi, la steatite è nota anche come pietra ollare, ed ha eccezionali caratteristiche di resistenza all'escursione termica e all'inquinamento ambientale.



La pietra ollare è resistente al fuoco e non si deteriora alle alte temperature, il suo profilo termico adatto alla costruzione di stufe. Questa materia che si lascia lavorare con facilità, ha una conduzione termica circa 8 - 10 volte maggiore rispetto al materiale refrattario. Il suo peso specifico è circa due volte quello dei mattoni refrattari tradizionali e la sua capacità di accumulare calore è circa due volte e mezzo maggiore.



Venne frequentemente utilizzata per costruire stufe di qualità ineguagliabile tanto che, anche nelle terre più fredde, era sufficiente accenderle ogni due giorni: in Finlandia alcune stufe erano tanto preziose da venire tramandate di padre in figlio e da influenzare addirittura i criteri di costruzione della casa, che, in caso di ristrutturazioni, non di rado le veniva riedificata attorno.



A tutt'oggi è un materiale affidabile amato e usato da artisti, costruttori di stufe e fuochi e produttori di cosmetici o medicinali.



La presenza di talco, con il pericolo di inquinamento da asbesto, pone la pietra in stato di osservazione per possibili pericoli di asbestosi, a causa della polvere respirata in fase di lavorazione.

La pietra ollare o steatite possiede una forza primitiva che si percepisce subito nel momento in cui la si prende in mano. Questo contatto trasmette tranquillità, calore, sentimento. La superficie è di colore grigio, creata dalla natura in centinaia e migliaia di anni possiede la capacità mistica di sopravvivere al fuoco e al gelo.

All'inizio della storia, 2 miliardi di anni fa, quando non c'erano ancora i dinosauri a popolare la terra, i continenti iniziarono lentamente ad assumere la loro forma attuale, Le piattaforme continentali scontrandosi formarono montagne di enormi dimensioni schiacciando al loro interno rocce ricche di magnesio e talco. Sotto l'influsso di potenti spinte ed alte temperature nacque a molti chilometri di profondità la pietra ollare. Questo processo che si sviluppò in milioni di anni diede alla steatite delle caratteristiche non riproducibili oggi artificialmente.

Con la nascita della pietra ollare la natura diede all'uomo un materiale eccezzionale sotto il profilo termico adatto alla costruzione di stufe e all'utilizzo come piastre di cottura. Questa materia che si lascia lavorare con facilità ha una conduzione termica pari a 8-10 volte superiore ai materiali refrattari.

Il suo peso specifico è di circa 2 volte e 1/2 quello dei mattoni refrattari tradizionali e la sua capacità di accumulare il calore è appunto pari a 2 volte e 1/2 a quella del refrattario tradizionale. Conferendogli le caratteristiche che ci servono per mantenere la temperature e resistere al fuoco senza rompersi.





Composizione:



- 41% Talco



- 41% Magnesite



- 8% Clorite



Proprietà



Peso specifico =2'980,00 K



In Italia è presente in Valtellina e in Valchiavenna


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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