Domanda:
perchè nascono le aurore boreali?
beatrice t
2006-07-07 11:58:41 UTC
perchè nascono le aurore boreali?
Tre risposte:
Denis C
2006-07-07 12:03:53 UTC
L' aurora polare, o anche semplicemente aurora, spesso denominata boreale o australe, a seconda dell'emisfero in cui si verifica, è un fenomeno ottico caratterizzato principalmente da bande luminose di colore rosso-verde-azzurro (detti archi aurorali). Le aurore possono comunque manifestarsi con un ampia gamma di forme e colori, rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio.

Il fenomeno è causato dall'interazione di particelle cariche (protoni ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera terrestre (atmosfera tra i 100-500 km). Tali particelle eccitano gli atomi dell'atmosfera che in seguito diseccitandosi emettono luce di varie lunghezze d'onda. A causa della geometria del campo magnetico, le aurore sono visibili in due ristrette fascie attorno ai poli magnetici della terra, dette ovali aurorali. Le aurore visibili ad occhio nudo sono prodotte dagli elettroni, mentre quelle di protoni possono essere osservate sono con l'ausilio di particolari strumenti, sia da terra che dallo spazio. Le aurore sono più intense e frequenti durante periodi di intensa attività solare, periodi in cui il campo magnetico interplanetario può presentare notevoli variazioni in intensità e direzione, aumentando la possibilità di un'accoppiamento (riconnessione mangnetica, vedi avanti) con il campo magnetico terrestre.
2006-07-12 15:46:53 UTC
L’aurora boreale è la più conosciuta delle due aurore polari: si vede al Polo Nord, mentre quella del Polo Sud è chiamata aurora australe. Osservabili di notte, con la massima frequenza fra i 60° e i 70° di latitudine (ma in ratri casi anche più bassa: il 7 aprile del 2000 è stata visibile nel Nord Italia), si verificano tra i 100 e i 1000 chilometri di distanza dalla Terra. Sono visibili soltanto durante i periodi di forte attività solare, e si presentano come sfavillanti bande di luce.

Multicolori. Sono generalmente bianche, verdi, rosse o gialle e hanno la forma di archi o di drappeggi che attraversano la cupola celeste. Anche se non se ne conoscono ancora le cause certe, l’origine delle aurore è probabilmente in correlazione con l’attività delle macchie solari. Si ritiene infatti che il flusso di radiazioni che provengono dal Sole, nel momento in cui si scontra con la ionosfera (la parte dell’atmosfera più distante dalla superficie terrestre), venga deviato verso i poli. Qui interagisce con i gas atmosferici che, eccitandosi elettricamente, emettono una luce caratteristica.
xx_caramella22_xx
2006-07-07 19:07:10 UTC
L'aurora polare è uno dei più bei fenomeni che si possono osservare nell'alta atmosfera, normalmente al di sopra del settantacinquesimo grado di latitudine, ma a volte si estende fino alle latitudini medie. Le aurore polari si manifestano contemporaneamente nei due emisferi e prendono nome di aurora boreale nell'emisfero nord e di aurora australe nell'emisfero sud. Esse si verificano di norma ad altezze che variano tra i 100 e i 200 chilometri, ma a volte raggiungono anche i 1000 chilometri e sono generate da particelle elementari emesse dal Sole le quali, arrivando in prossimità della Terra, vengono deviate dal campo magnetico terrestre e attratte dai suoi poli; quando penetrano nella ionosfera, dove i gas sono rarefatti e ionizzati, interagiscono con l'azoto e con l'ossigeno che, eccitandosi, emettono i loro spettri caratteristici. Le aurore polari si presentano di solito come raggi, archi, bande, cortine o fasci di luce diffusa fluttuanti, di aspetto e di luminosità variabili.



Qui si può leggere un resoconto dettagliato dell'aurora boreale apparso su un news group francese


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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