Attualmente non ci sono spiegazioni universalmente accettate sulle origini del sistema solare e della Terra.
È probabile che i pianeti del sistema solare siano nati da una nebulosa rotante intorno al Sole, composta da gas e pulviscolo. Queste particelle iniziarono a urtarsi ed aggregarsi in corpi più grandi. Gli embrioni dei pianeti crescevano lentamente attraendo altre particelle, più leggere.
Intorno al nascente pianeta ruotava un anello di quasi ottanta milioni di chilometri, costituito da corpuscoli metallici, cristalli di ghiaccio e altro. Alcuni di questi frammenti andavano ad aumentare la massa della Terra, altri si condensavano a formare un satellite, la Luna.
Mano a mano che la massa del protopianeta cresceva, a causa della forza di gravità, il nucleo si contraeva, liberando un'enorme quantità di energia sotto forma di calore. La Terra divenne quindi una palla di materiali caldi. Successivamente, si solidificarono i primi frammenti di una vera superficie solida, per quanto sottile: la crosta terrestre.
Intanto, i gas che risalivano dall'amalgama sottostante e quelli prodotti dai fenomeni vulcanici si avviluppavano nella primitiva atmosfera.
Con lo stabilizzarsi della temperatura l'acqua si presentò anche in forma liquida, oltre che come vapore. Si costituì l'idrosfera e quindi gli oceani. Proprio nell'acqua si formarono semplicissimi organismi unicellulari, le primissime forme di vita.