Si discute da qualche tempo sulla possibilità che i temuti mutamenti climatici innestati dall’effetto serra provocato dall’incremento delle emissioni di gas serra in atmosfera possano avere come effetto più immediato l’incremento di numero e di intensità di taluni fenomeni naturali catastrofici. Non tutti gli scienziati concordano con questo timore, ma gli ultimi eventi, soprattutto nel campo degli uragani, sembrano supportare la tesi.
Peter Webster, della Georgia Tech’s School of Earth and Atmospheric Sciences e un gruppo di ricercatori del National Center for Atmospheric Research di Boulder nel Colorado, hanno calcolato che la frequenza annuale di uragani di categoria 4 e 5 (quelli che raggiungono i maggiori livelli di pericolosità, con venti che soffiano ad oltre 250 chilometri orari) è aumentata dell'80% negli ultimi trentacinque anni. È soprattutto dal 1990 che si è registrato l’incremento di questi eventi estremi e si è registrato prevalentemente negli oceani Pacifico e Indiano. È interessante anche notare che, come risulta dalle indagini citate, non è aumentata la potenza degli uragani, ma il numero degli uragani di potenza estrema.
Sui perché di questo fenomeno la scienza è divisa e si contrappongono, come dicevo, i fautori di una responsabilità dell’effetto serra e coloro che negano questa possibilità invitando a cercare cause diverse. Sta di fatto che negli oceani dai quali hanno origine gli uragani di maggiore potenza la temperatura è aumentata di 0,5 gradi centigradi dal 1970. E, poiché una tempesta tropicale si origina proprio dalle acque con temperature superficiali superiori a 26°, è legittimo ritenere che l’incremento delle temperature causa un incremento di energia sulla superficie marina e, conseguentemente dà origine ad uragani mediamente più potenti.
La semplice, ma non semplicistica catena di equazioni che se ne può far derivare è che l’aumento globale delle temperature dovuto all’aumentata emissione in atmosfera di gas serra e clorofluorocarburi (cfc) provoca, tra l’altro, il riscaldamento della superficie dei mari, l’aumento di energia che ne deriva provoca, a sua volta, uragani più devastanti. E, nello stesso tempo, questo fenomeno potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione di cambiamenti climatici in atto. Al momento anche questa è un’ipotesi non accertata in modo inconfutabile.